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Vitiligine e inverno

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Vitiligine e inverno sono due parole che raramente sono messe in relazione. Si tende a pensare alle conseguenze, positive o negative che l’estate, in particolare l’esposizione solare, possono avere su questa patologia.

Si pensa che questo periodo sia di “riposo“: le macchie della vitiligine spesso si mitigano e noi ci sentiamo meglio.

In realtà, il modo in cui trattiamo la nostra vitiligine durante l’inverno è molto importante e non è da sottovalutare. Sia per la stessa esposizione solare, sia per il freddo e il modo in cui gestiamo la problematica.

Ecco perché in questo articolo vogliamo parlarti della vitiligine durante il periodo invernale, di quali possono essere le conseguenze del sottovalutare questo periodo e di cosa fare per gestire al meglio questo disturbo cutaneo in inverno.

Cos’è la vitiligine

Come sappiamo, la vitiligine è una malattia autoimmune che riguarda la pigmentazione cutanea, a causa di uno scarsa presenza o totale assenza dei melanociti. Ciò causa delle macchie ipopigmentate o acromatiche. Queste possono presentarsi con grandezza variabile su tutto il corpo.

La vitiligine non causa grandi disturbi fisici (solo in pochi casi può manifestarsi del prurito) ma può causare tanti disagi psicologici in chi ne soffre. Come imbarazzo, stress, vergogna ma anche condizioni psicologiche serie come disturbi dell’umore o insonnia. Tutto ciò si ripercuote negativamente anche sulla vitiligine stessa, che risulta in parte psicosomatica.

Nonostante ciò, si sta andando sempre di più verso un’accettazione sociale della problematica che, in alcune occasioni diventa un proprio punto di forza. Come nel caso di Winnie Harlow, famosa modella con la vitiligine.

Il rapporto tra vitiligine e inverno

Sappiamo anche che la vitiligine si manifesta spesso inizialmente con piccole macchie circoscritte che man mano possono espandersi. È facile immaginare che, per chi vive questo forte disagio psicologico, in relazione alle manifestazioni cutanee della malattia sulla propria pelle, l’inverno sia quasi una manna dal cielo.

Durante la stagione invernale possiamo coprire le nostre macchie, che possono quasi passare inosservate. Ciò ci fa sentire protetti dal punto di vista psicologico: non siamo costretti a mettere in vista la nostra pelle che ci causa disagio. Al contrario, ad esempio, di ciò che avviene in estate, periodo in cui può verificarsi anche un acutizzazione della problematica, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

In realtà il freddo, il cambio di stagione e lo stress psicofisico che ne conseguono, possono portare ad un peggioramento della vitiligine. Anche perché, in questo periodo in cui ci sentiamo più protetti, tendiamo ad abbandonare le cure e siamo meno portati a prestare la giusta attenzione alla nostra pelle.

Anche gli indumenti che indossiamo possono causare più attrito con la cute e di conseguenza, traumi e comparsa di nuove macchie. Ciò può essere dato anche dai coloranti chimici dei materiali artificiali.

Alimentazione, vitiligine e inverno

Altro aspetto a cui spesso facciamo meno caso nel periodo invernale è la nostra alimentazione. Abbiamo visto che questa incide di molto nella prevenzione della vitiligine.

Con l’arrivo delle feste, ad esempio, la nostra alimentazione può essere totalmente sballata e possiamo arrivare anche a introdurre nella nostra dieta cibi da evitare se si soffre di vitiligine. 

Un suggerimento, in preparazione al periodo invernale, è quello di approfittare dell’autunno per consumare i cosiddetti cibi arancioni, come zucche, cachi, carote o agrumi. Questi infatti contengono un enzima, il superossido-dismutasi, antiossidante potente che contrasta lo stress ossidativo e porta a dei benefici rispetto alla vitiligine o ad altre malattie cutanee.

Ecco che, entrambe le stagioni, estate e inverno, hanno i loro pro e contro. Sta a noi sfruttare al meglio ciò che il periodo ci offre per prenderci cura della nostra pelle, evitando azioni o situazioni che possono causare peggioramenti.

Il freddo peggiora la vitiligine?

Parliamo ora più approfonditamente del principale aspetto che riguarda il periodo invernale. Il freddo.

Secondo alcuni studi, l’avanzare della stagione fredda e invernale può peggiorare la vitiligine. Con il freddo si trasmettono più facilmente i virus, ciò determina una maggior produzione, da parte delle difese immunitarie, di interferone, proteina coinvolta nella manifestazione della vitiligine.

Quindi in molti pazienti, i mesi invernali freddi e bui, lasciano come risultato una perdita di pigmento ancora maggiore. Lo schiarimento dell’abbronzatura durante l’inverno porta ovviamente ad un’uniformità maggiore del tono della pelle, che porta con sé più fiducia e meno disagio. Ma a ciò non segue necessariamente qualcosa di positivo.

Infatti capita spesso che, dopo la stagione invernale, nei pazienti affetti da vitiligine, ci sia una comparsa ancor più intensa delle macchie. Questo avviene anche per altre ragioni più intuibili.

In primis, sappiamo che dosi moderate di luci ultraviolette sono alla base di molti trattamenti della vitiligine. Durante il periodo invernale, siamo naturalmente meno esposti alla luce solare che può mitigare il problema. Ciò ci fa dimenticare per qualche mese la nostra vitiligine. Ma a causa di questa bassa esposizione, questa può poi ripresentarsi in maniera ancor più violenta e traumatica alla fine dell’inverno.

Importante è ricordare che le dosi eccessive di luce ultravioletta causano ustioni, trauma cutaneo e di conseguenza perdita maggiore di pigmento. Ciò può avvenire in estate, se non si prendono le giuste precauzioni.

Inverno e vitiligine: cosa fare

Ciò che possiamo dedurre è che durante l’inverno, è bene non tralasciare i trattamenti per la vitiligine. Ad esempio, la microfototerapia rivolgendosi a dermatologi esperti.

Si tratta di un approccio terapeutico che mira a stimolare la melanina e i melanociti e che viene eseguito in modi diversi in base alle diverse stagioni.

Ad esempio, in inverno si può ricorrere ai cosiddetti raggi UVB a banda stretta o a laser eccimeri, con l’obiettivo di continuare a stimolare la ripigmentazione delle macchie bianche e a evitarne la futura espansione. Anche se in quel momento si tratta di macchie che non sono particolarmente visibili. Lo scopo è quindi puramente preventivo.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, risulta quasi opposto. Il sole in inverno appare innocuo, ma non scompare totalmente. Ecco perché bisogna fare attenzione alla fotoprotezione. È importante continuare ad applicare una crema ad alta protezione solare, per quelle zone della pelle che rimangono comunque esposte al sole.

Inoltre, è necessario continuare a idratarci. Ancor di più, in un periodo in cui la pelle si trova ad affrontare temperature che possono essere anche molto basse. Il freddo provoca vasocostrizione dei capillari. Questi si contraggono disidratando la pelle. Ciò causa un ritardo del rinnovamento cellulare. Nei casi di vitiligine, ma anche di psoriasi e altre problematiche che riguardano la pelle, è sempre bene mantenere alta l’idratazione della pelle.

Sempre in questo senso, per evitare di stressare ulteriormente la pelle, ti consigliamo di evitare forti sbalzi di temperatura, caldo-freddo, che per la nostra cute costituiscono un trauma.

Questo era il nostro articolo su vitiligine e inverno. Per ulteriori informazioni sulla prevenzione della Vitiligine, o per un consulto con uno dei dermatologi esperti del Centro Medico Unisalus, scrivici tramite form apposito nella sezione contatti del nostro sito, oppure chiama il 02.48.013.784.

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